Breve Storia della Città
Il nome della città era, originariamente, Zyz per i Fenici, che significava fiore; Panormos per i Greci e Panormus per i Romani, che significava intero porto; Balarm per gli Arabi senza un significato particolare e Balermus per i Normanni, che anticipava il moderno nome Palermo. I due vecchi fiumi Kemonia e Papireto, sui quali fu costruita la Città, ora non sono più visibili perché scorrono sottoterra. Gli uomini erano già presenti nella zona in epoca Paleolitica, ma la Città vera e propria fu fondata dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C. I Greci, che vivevano intorno alla Città di Siracusa, nella zona orientale della Sicilia, attaccarono raramente l’altra zona Fenicia, ma alcune volte saccheggiarono la Città, sino a quando i Romani la conquistarono, governando per un lungo e prospero periodo durato fino alle invasioni barbariche. Palermo fu devastata durante le invasioni barbariche (535 d.C.), ma fu successivamente riconquistata dall’Impero Romano Orientale Bizantino, che per tre secoli dominò l’intera isola, rendendola una provincia dell’Impero. Nell’827 a.C. i Berberi dell’Africa settentrionale invasero la Sicilia e nell’831 Palermo fu conquistata. Gli Arabi trasformarono tutte le Chiese in Moschee, trasferendo la capitale da Siracusa a Palermo, introducendo le piantagioni di limoni e arance e facendo diventare la Città più grande e densamente popolata. Successivamente i Normanni, dopo un assedio infinito, presero la Città, mantenendo i Musulmani e mescolandosi con loro. Il loro Regno durò fino a quando altre Dinastie regnanti Europee presero il sopravvento: gli Svevi (1194-1266 d.C.), gli Angioini Francesi (1266-1282 d.C.), gli Spagnoli (1516-1713 d.C.) ed infine i Borboni Italiani, che governarono entrambi i Regni di Sicilia e di Napoli, che poi furono fusi insieme nel 1816 d.C. nel Regno delle due Sicilie. Nel 1860-61 a.C., con lo sbarco di Garibaldi, i questo Regno fu annesso al Regno d’Italia.
La Città
Palermo è una città affascinante, con un mare meraviglioso, una storia complessa fatta di molte popolazioni che vi hanno abitato ed un antico centro storico pieno di magnifici monumenti, Chiese. mercati e vicoli tradizionali con un intenso sapore Mediterraneo.A Palermo, infatti, tutti questi monumenti raccontano la storia della città; la maggior parte di essi si trova nel centro storico della città, altri invece, come ville antiche, chiese, torri di avvistamento e palazzi nobiliari, si trovano nei dintorni.Questa Città piena di contrasti e bellezza è sicuramente una tappa consigliata nel tuo viaggio in giro per l’Italia. E che dire della gastronomia siciliana … ha dei piatti davvero interessanti come la pasta con le sarde, il pane con le pannelle, le busiate con l’aglio, la cassata siciliana (dessert), la granita con brioches (gelato), l’arancino siciliano, il cannolo con ricotta ( pasticceria) e la pasta di mandorle … solo per citarne alcuni. Quindi … se, dopo un tour artistico e culturale dei monumenti, ti piacerebbe rilassarti disteso su una spiaggia, puoi sdraiarti sulla spiaggia di Mondello, sulla spiaggia di Addadura, sulla spiaggia di Sferracavallo o sulla spiaggia dell’Isola delle Femmine.
I principali Monumenti da visitare a Palermo :
1. La Cattedrale: lì riposa Santa Rosalia, la Patrona di Palermo. La Cattedrale era inizialmente una Basilica paleocristiana, poi trasformata in Moschea durante la dominazione araba e infine di nuovo una Chiesa grazie ai Normanni. Lo stile Arabo-Normanno distinse inizialmente la Cattedrale, con dettagli gotici e barocchi; più tardi, a metà del 1700 d.C., grazie all’architetto Ferdinando Fuga, essa assunse un aspetto decisamente neoclassico, ad eccezione di alcuni dettagli ancora presenti nell’abside principale (arabo-normanno), nel portale d’ingresso principale ( Gotico) e nella cupola (barocco). All’interno si trovano le tombe di Federico II e, soprattutto, la tomba di Santa Rosalia, Patrona della Città.
2. Chiesa della Martorana: questa meravigliosa Chiesa Bizantina risale al 1143 d.C. e fu costruita dall’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, al tempo del Re normanno Ruggero II. I forti contrasti tra lo stile barocco e quello Arabo-Normanno hanno determinato la sua particolare bellezza. Le ricche decorazioni interne ne fanno uno splendido esempio di arte Bizantina. La Chiesa fu ceduta nel 1433 d.C. dalla nobil donna Eloisa Martorana al vicino Monastero Benedettino e così prese il suo nome. Fu sede di una comunità Italo-Albanese e da allora, nonostante sia dipendente dalla Santa Sede, segue il calendario liturgico ortodosso.
3 Palazzo Reale: questa grande dimora, costruita su una precedente struttura romana poi divenuta caposaldo difensivo arabo e infine centro della vita politica normanna di Palermo, è quindi famosa anche come Palazzo dei Normanni. Il suo stile è dovuto alle numerose dominazioni subite da Palermo, da uno stile rinascimentale al gusto arabo-normanno dell’adiacente torre pisana. La sua Cappella Palatina, dedicata ai Santi Pietro e Paolo e costruita nel 1132 d.C., con splendide decorazioni dorate costituite da mosaici realizzati con pezzi d’oro in stile arabo-normanno, era il luogo in cui pregava la famiglia reale. Al secondo piano si trova una zona residenziale che oggi ospita l’Assemblea Regionale Siciliana.
4. La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti: questa Chiesa con il Convento di S. Giovanni degli Eremiti furono edificate, tra il 1132 dC e il 1148 dC, da Ruggero II, primo Re di Sicilia. Un uomo di alto livello culturale. Durante il dominio musulmano, probabilmente divenne una moschea araba e in seguito abbandonata per molto tempo. Successivamente, nel 1464 d.C., Papa Paolo II donò il complesso ai monaci benedettini, che nel 1524 d.C. ne fecero diventare il loro ospizio. La Chiesa e il Monastero sono stati costruiti dai Normanni con uno stile architettonico parzialmente islamico. Sono la rappresentazione della cultura cristiana e musulmana, che si sono fuse per dare origine a un nuovo stile molto particolare.
5. Il Teatro Massimo: questo Teatro è un grande ed affascinante edificio risalente al 1875 d.C., costruito in stile neoclassico, esso ospita diverse sale cilindriche. La più importante è la grande platea, che ospita 155 palchi su cinque piani compreso il palco reale; poi lateralmente ci sono le altre: la sala delle Nazioni Unite, la sala Pompeiana e la sala degli Stemmi.
6. Santuario di Santa Rosalia: Rosalia era la figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina. La storia racconta che questa giovane ragazza andò a vivere in una grotta situata sul Monte Pellegrino, dove vivevano anche altri eremiti. Rosalia Sinibaldi non bramava le tentazioni della vita comune, e per questo si consacrò a Cristo ritirandosi in questa grotta angusta e buia e morendovi ancora giovane. Dopo diversi secoli, nel 1624 d.C., le sue ossa furono, a quanto pare, ritrovate e portate a Palermo dove poco dopo la peste, allora dilagante, miracolosamente scomparve. La sua grotta divenne così un luogo di pellegrinaggio e Santa Rosalia divenne la Santa Patrona di Palermo.