Di tutto il peggio che si può dire del nostro Paese in questo momento storico: la negligenza, la burocrazia, le crescenti difficoltà a sbarcare il lunario … c’è forse una cosa che, penso, si possa ancora dire: che (al di là delle difficoltà apparenti o crescenti ) l’Italia è ancora un Paese meraviglioso. non credo che sia solo una questione di natura (in realtà ci sono molti posti di gran lunga più affascinanti e naturali … per esempio … sto pensando all’ Australia, al Canada, ai Tropici, al Sud America, Iall’ndia, all’Africa, ed a molti altri luoghi sulla Terra) o di civiltà (in realtà ci sono molti altri luoghi probabilmente più “civilizzati”, come, ad esempio il Nord Europa, la Germania, l’ Austria, la Svizzera, Singapore, il Giappone, gli Stati Uniti, ecc ..) o di cultura (in realtà in molte altre parti del Mondo possono andare orgogliosi delle loro antiche tradizioni storiche che, anche se non così diffuse e numerose come in Italia, sono comunque importanti,; penso ad esempio a Paesi come la Francia, la Spagna, la Germania, l’ Austria, i Paesi Bassi, l’Egitto, la Turchia, l’Asia, l’India, e alcune parti dell’Africa). Immagino il mio Paese come una sorta specie di ricetta segreta, un piatto davvero unico. Un piatto del quale la gente non si stanca mai, che, anche se mangiato spesso potrebbe diventare un po ‘noioso , poi ritorna sempre a piacere. E ‘come una strana ricetta, con diversi ingredienti, tutti nella giusta proporzione, tutti perfettamente miscelati. Immaginate un immenso cuoco immaginario, che al lavoro in questa cucina universale e infinita inizia a raccogliere gli ingredienti da mettere all’interno di un enorme pentola. Ora raccoglie una quantità enorme di monumenti e antichi dipinti e li riversa nella pentola, poi inizia a mescolare il tutto; successivamente versa l’ acqua di fiumi e mari tutti insieme e continua a mescolare. L’impasto diventa sempre più morbido … lo stellare chef riversa nella grande pentola tutti i migliori prodotti della nostra terra, come le carni, fla rutta, gli oli, la pasta, i vini, le acque, i formaggi, gli aceti, i dolci, il caffè e tantissima altre prelibatezze. La miscela diventa sempre più fragrante. Poi lo chef raccoglie l’acqua piovana e prende il sole e li mette in pentola e continua imperterrito a mescolare; mette in padella anche i migliori libri dei nostri poeti, filosofi e scrittori di ogni epoca, che raccontano il nostro Paese … e mescola ancora. Raccoglie, provenienti da tutto il Paese, un po ‘di montagne innevate, di dolci colline, di soffice sabbia ed un bel pezzo di pianura e getta tutto in pentola. L’impasto è diventato morbidissimo, profumato e colorato. Lo chef prende infine la popolazione delle varie Regioni e delicatamente la sparge sulla superficie dell’impasto e lo mette a cuocere sotto il caldo sole estivo per poi raffreddarlo nel freddo inverno; il tutto dura solo un istante, in un lungo tempo universale. Il risultato è uno sfornato… un pò strano ….. con tanti colori diversi, tante sfumature, tanti strati. E ‘un piatto che rilascia molteplici gusti, tutti differenti all’interno della bocca. Ecco come potrei descrivere l’Italia, dal mio personale punto di vista. Anche se piena di contraddizioni, di immoralità, d’ ipocrisie e di molte, molte difficoltà … l’Italia resterà per sempre il mio Paese… ed ai miei occhi è e sarà ancora unico e straordinario, in grado di sprigionare meravigliosi sapori antichi, sempre moderni.
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